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Il protocollo Mur-Crui-Farmindustria: un’intesa per la formazione

Si è tenuta giovedì 4 luglio l’Assemblea annuale di Farmindustria, all’indomani della riconferma di Marcello Cattani alla presidenza dell’associazione.

“Rafforzare la formazione in materie scientifiche, prevenire la fuga di cervelli e, piuttosto, attrarre lavoratori specializzati dall’estero.

Questi gli obiettivi di un Protocollo d’Intesa tra ministero dell’Università e della Ricerca, Conferenza dei rettori delle università italiane e Farmindustria, stipulato nel corso dell’Assemblea.
Il protocollo, siglato con la ministra dell’Università e della Ricerca, Annamaria Bernini, punta, attraverso la collaborazione fra le imprese farmaceutiche e le istituzioni universitarie, a favorire la formazione di professionalità qualificate e specializzate attraverso la partecipazione delle imprese alle attività formative delle Università; a trattenere e valorizzare i talenti presenti nelle università e nelle imprese e a supportare, infine, nell’ambito del Piano Mattei, iniziative per la formazione e lo sviluppo di competenze nei Paesi coinvolti nel Piano.

In particolare, il Piano Mattei prevede anche l’elaborazione di un progetto di roadshow che coinvolgono i paesi target, tra cui Egitto, Tunisia, Libia, Algeria e Marocco.

Il risultato è veramente straordinario perché non riguarda solo la formazione successiva alla laurea, ma riguarda le materie Stem e la possibilità di orientare l’Università verso percorsi di formazione sempre più innovativi, sempre più adatti a quello che adesso il mercato richiede“, ha aggiunto la Ministra Bernini.

“Sul post graduate abbiamo messo dei fondi per i cosiddetti dottorati industriali innovativi, cofinanziati dal ministero dell’Università e dalle imprese farmaceutiche per rendere sempre più ridotto quel passaggio tra la fine della formazione e l’inizio del lavoro.”

La Ministra Bernini ha ricordato inoltre l’importanza di istituire borse di studio ad hoc destinate alle studentesse interessate alla carriera scientifica, sulla scorta di un mutamento già in atto considerato che, ad oggi, gli addetti al pharma risultano 70.000 (+2% nel 2023 e +9% in 5 anni), con un incremento di quasi il 20% nel caso degli under 35 in 5 anni, e con un’elevata presenza di donne, ormai il 45% del totale. Il settore, oltretutto, può vantare un welfare aziendale all’avanguardia ed è il primo tra quelli manifatturieri per competitività, stando ai dati Istat (con il più alto valore aggiunto per addetto).

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