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Vittoria al doppio misto: Errani e Vavassori entrano nella storia. Ma perchè ce ne curiamo così poco?

Un altro successo per gli atleti azzurri, con Sara Errani ed Andrea Vavassori che, nella finale di Doppio misto degli US Open, hanno trionfato sui rivali americani.

Un nuovo primato, che sancisce la prima vittoria italiana in uno slam a doppio misto.

“Sono felice di questo sogno diventato realtà– Ha commentato Vavassori – ed anche di esserci riuscito con Sara, giocatrice e donna straordinaria.”
Dopo la polemica olimpica attorno alla pugile algerina Imane Khelif, di cui il genere è più volte stato messo in discussione, il trionfo di Errani e Vavassori pone in essere un nuovo punto aperto, nel mondo dello sport: lo scorso risalto mediatico riconosciuto agli sport misti.

Perchè se è vero che, secondo gli esperti, il differente sviluppo morfo-funzionale di uomini e donne impone l’adesione a competizioni separate, specialmente in talune discipline sportive, resta da chiedersi perchè gli sport che consentono effettivamente un’alternanza di genere continuino comunque a destare, a livello complessivo, così poca partecipazione.

Lo scarso risalto mediatico riconosciuto, in genere, agli sport ove compaiono atlete donne, rischia inoltre di produrre conseguenze ancor più ampie, allontanandole dallo sport.

Si stima infatti che l’84% dellle donne adulte, ad oggi, non pratichi alcuna attività sportiva.

Uno dei pezzi fondamentali per mantenere le ragazze nello sport è la rappresentazione”, ha osservato, a tale proposito, la pluripremiata sciatrice Jennifer Heil.Renderle più visibili aiuterà a colmare il divario.” Un obiettivo inseguito, per esempio, dalla campagna del 2020 “I Commit” di CBC Sports, un’iniziativa in collaborazione con Canadian Women & Sport che chiedeva al pubblico di aumentare il proprio sostegno alle atlete donne, assumendosi personalmente l’impegno di partecipare al cambiamento, pubblicandole sui social media e stimolando amici, colleghi e conoscenti a fare lo stesso.

Resta inoltre da osservare, considerando, ad esempio, sport come il calcio femminile, che lo scarso interesse dei media è in grado di condizionare attivamente il livello di una competizione, confinando quelle che non ricevono sufficienti introiti dagli sponsor ad un livello “dilettantistico.”

La vittoria di Errani e Vavassori diviene quindi, in tal senso, la cartina al tornasole di una evoluzione culturale che, malgrado le oggettive difficoltà, appare indispensabile.

E gli sport misti, anche nel minor clamore, ne rappresentano il potente simbolo, contribuendo a ricordarci, malgrado tutto, la bellezza dell’inclusione.

©Pic rights Corriere dello Sport

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