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Giornata mondiale per la lotta contro l’Aids: uno stigma che resiste

E’ di nuovo la Giornata Mondiale di Lotta all’Aids, ed il 5,2% della popolazione teme ancora che sia possibile contrarre l’HIV respirando la stessa aria di una persona infetta. L’ 11,8%, crede che sia sufficiente usare i bagni in comune con persone con HIV, mentre il 14,5% pensa che basti baciare una persona positiva in modo appassionato . I dati testimoniano dunque il persistere di una notevole confusione e, soprattutto, della disinformazione sulla trasmissione del virus. L’informazione è scarsa anche sulle strategie di prevenzione e profilassi pre-esposizione, conosciute solo dal 6,7%, e dei servizi che si possono trovare nei checkpoint (43,5%), presidi territoriali di cui il 56,5% degli individui ignora l’esistenza.

Nel 2024, sono state quasi 7mila le telefonate arrivate al Telefono Verde Aids e Infezioni Sessualmente Trasmesse – 800861061 dell’Istituto Superiore di Sanità, in prevalenza da giovani tra 20 e 39 anni. Tra coloro che chiamano, lo stigma correlato all’Hiv è ancora forte e molto temuto nelle relazioni.

A 240 persone utenti, afferenti per la prima volta al Servizio del Telefono Verde, è stato somministrato, nel corso dell’anno, un breve questionario anonimo dell’Istituto Superiore di Sanità. Alla domanda se una diagnosi di HIV determini difficoltà nelle relazioni sociali ed affettive,una netta maggioranza di utenti ha risposto in senso affermativo (86,0%), evidenziando come lo stigma HIV correlato sia ancora ben radicato.

A distanza di 33 anni, la miglior campagna di sensibilizzazione rimane forse, proprio per questo, lo storico bacio tra l’immunologo Fernando Aiuti e l’attivista Rosaria Iardino. Era il 2 dicembre del 1991: ed Aiuti (fondatore di Anlaids, prima associazione italiana dedicata alla ricerca e alla sensibilizzazione intorno all’Hiv),si trovava ad un convegno sull’Hiv alla fiera campionaria di Cagliari.
Qui, baciò la giovane Rosaria Iardino, che aveva contratto l’Hiv all’età di diciassette anni, per scoraggiare la dannosa credenza secondo la quale il virus sarebbe stato trasmissibile con la saliva.

Oggi, Rosaria Iardino ha 58 anni, è giornalista e founder di The Bridge, associazione che si occupa di tutela della salute. E’ sieropositiva da oltre 40 anni: e la sua testimonianza preziosa ci ricorda che, nonostante la malattia, si può continuare a vivere bene.


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