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Mina per le Feste e a Capodanno. Mina sempre, tutto l’anno

Mina è tornata  in una veste completamente rinnovata. E sotto l’albero e queste feste, francamente, non potremmo chiedere di meglio. 

E’ uscita la riedizione rimasterizzata in analogico dello storico “Christmas Song Book”, originariamente pubblicato nel 2013, che torna nei negozi proprio in queste settimane di dicembre 2025.

Si dice di questo lavoro che sia davvero irrinunciabile.  E’ stato  pensato per esaltare le sfumature jazz e la profondità della voce di Mina. E se lo ascolterete, è davvero così. 

“Un album che trasforma il Natale in un club jazz di New York degli anni ’50, dove la voce di Mina è l’unica vera protagonista.” 

Si legge in alcuni commenti all’album.

Anche il cosiddetto packaging è nuovo, nonostante sia una riedizione. 

 L’album si presenta con una nuova copertina firmata dal fedele collaboratore Mauro Balletti in cui Mina è più iconica, solitaria e al tempo stesso natalizia che mai. Quale musica per le nostre orecchie? La raccolta include 12 standard natalizi interpretati con l’eleganza senza tempo di Mina. Tra i pezzi troviamo classiconi, una preziosa alternativa alla playlist obbligata di queste settimane, che va tipicamente da Micheal Bublé a Mariah Carey, passando per gli Wham di Last Christmas. Mina va sul sicuro e di classe:

  • Baby, It’s Cold Outside: il celebre e ironico duetto con Fiorello
  • Silent Night: una versione intima e quasi sacrale
  • White Christmas e Let It Snow: grandi classici reinterpretati con un tocco swing
  • I’ll Be Home for Christmas: il brano che apre il disco con un’atmosfera notturna e sofisticata

Per chi non fosse appagato dalla sola scia musicale natalizia dell’icona della musica italiana, bene ricordare che a novembre 2025, quindi poche settimane fa, Mina, dal suo buen retiro in Svizzera, ha pubblicato anche “Dilettevoli Eccedenze”. Si tratta di una economia circolare musicale niente male, per dirla con ironia. 

La cantante, grazie a collaborazioni preziose tecniche e artistiche, ha creato una raccolta di cover rare e “lati B” della musica italiana. Una scelta inusuale, che  conferma  la sua incredibile vivacità e inventiva artistica, che sembra addirittura migliorare con l’età.

Nonostante Mina non si faccia vedere sulle scene da più di quarant’anni, la sua presenza è forte e più intraprendente che mai. E’ sempre più una donna oggetto di studi sulla comunicazione in tempi in cui apparire è tutto. Quando si sa essere casa della musica italiana e internazionale, basta evocare un nome, quello di Mina, per creare l’atmosfera giusta, l’intensità perduta nel vociare del tempo e di questa musica un po’ bastarda e tutta uguale, aprendosi alla contemporaneità e alle giovani generazioni, in collaborazioni e incursioni musicare.

Il tutto senza lasciare spazio alla faciloneria del click o della modernità senza anima, che non può avere futuro.  Mina gioca, gioca sempre, è altissima, inarrivabile, eppure così vera e tangibile. 

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