Tra i primi impegni che abbiamo preso pubblicamente con il media civico de Le Contemporanee, c’è quello del presente e del futuro delle donne afgane.
Per questo il primo grande appuntamento pubblico, tenutosi qualche giorno fa alla Farnesina, è un punto di partenza per stare insieme, incontrare le rifugiate afgane, porsi domande e trovare risposte, anche scomode.
Ci vorràpazienza, testardaggine, impegno. Noi ci saremo. Dovremo tutte e tutti, con l’aiuto dei media e della politica a ogni livello, sforzarci per mantenere alta l’attenzione per salvare vite e garantire corridoi umanitari e una vita dignitosa per chi resta.
Dalla vita delle donne afgane dipende la credibilità dell’intero occidente. Non voltiamo lo sguardo.