Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, l’anno scorso, 64 milioni di donne hanno perso il lavoro. La perdita di occupazione ha colpito il 5% per le donne nel 2020, rispetto al 3,9% per gli uomini. Le conseguenze economiche della pandemia sono molto più gravi per il mondo femminile sovra-rappresentato in settori con bassi salari, pochi benefici e meno sicurezza lavorativa.

I governi ignorando la questione centrale della diseguaglianza di genere hanno generato una perdita stimabile attorno agli 800 miliardi di dollari di mancate entrate. Stime che ovviamente escludono centinaia di milioni di donne che lavorano in nero – lavoratrici domestiche, venditrici al mercato e lavoratrici agricole – di fatto mandate a casa senza preavvisi o facendole accettare salari drasticamente ridotti.

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