Essere principesse oggi

Kate Middleton e Meghan Markle, due stili di vita diversi e con obiettivi divergenti, rappresentano il simbolo di un’epoca che cambia inesorabilmente: una questione che merita un’attenta disamina. All’alba del 2023 il ruolo della principessa sembra essere cambiato e, almeno in parte, uscito fuori dagli schemi. 

Lo testimoniano le pellicole cinematografiche e, soprattutto, la vita reale. Di recente è uscito in streaming su Disney Plus “Come per disincanto”, sequel di “Come d’incanto”, una produzione a metà tra film e cartone animato che consegna unidea moderna di fiaba.

E una vita da fiaba è quella che ha vissuto per anni la Royal Family in Inghilterra, sconvolta lo scorso settembre dalla morte della regina Elisabetta. Lo scettro è passato nelle mani dell’attuale re, Carlo III, il cui erede è il figlio William. E la prima cosa da notare è il passaggio dai corrispettivi italiani dei nomi dei regnanti a quelli di battesimo, in lingua inglese. Lo stesso vale per le consorti, motivo per cui non abbiamo Caterina o Margherita, ma Kate e Meghan. 

Due modelli che, come abbiamo accennato all’inizio, sono antitetici e mentre la prima, futura regina, è attenta ai protocolli e rispettosa dei valori che da secoli si tramandano a Buckingham Palace, l’altra si è fatta conoscere dal mondo intero per scelte del tutto controcorrente. C’è chi l’accusa – e non sono pochi – di aver allontanato suo marito Harry (e non Enrico) dalla propria famiglia e dal proprio Paese: i due, dopo il matrimonio, si sono trasferiti in Canada, rinunciando a proprietà e privilegi.

Uno strappo che si traduce in una volontà di essere liberi e indipendenti da certe logiche diventate ormai stringenti e delle quali hanno parlato ai media, attraverso interviste fiume e la serie tv su Netflix. Diversi gli attriti con la cognata, Kate, venute fuori persino in occasione delle esequie di Elizabeth. Un’atmosfera pesante alla quale si sono aggiunte, a novembre, le voci di un possibile divorzio in vista per un tradimento da parte di Meghan.

La notizia non ha avuto ulteriori riscontri e entrambe le unioni rimangono stabili, pronte ad affrontare un nuovo anno che sarà sicuramente di svolta per il Regno Unito. Un popolo, quello britannico, che era molto legato alla defunta regina e che ora ha bisogno di ritrovare l’ardore e la passione per i valori della monarchia.

Oltre agli sviluppi recenti, una considerazione che si può fare, paragonando Meghan e Kate, sono le loro origini. Mai più diverse potrebbero essere un’ex attrice, nata negli Stati Uniti, e un inglese doc proveniente, per ramo paterno, da una “landed gentry”, un’intera discendenza dedita agli affari e alla politica.

Quello che dispiace ai fan della corona – e lo possiamo constatare proprio al rientro dalle feste – è l’immagine di una famiglia che nel complesso è divisa e mai in armonia. Harry ha dichiarato qualche giorno fa di essere considerato come il “villain” della situazione (per mantenere la terminologia cinematografica) ma lui non si sente affatto cattivo. Sicuramente è tutto in divenire e d’altronde manca ancora il passo ufficiale dell’incoronazione di Re Carlo III, prevista per maggio. 

E alla sua Camilla, che non riscuote certo di un esagerato appeal, i sudditi preferiscono Kate che a suo modo è comunque una principessa moderna: i genitori erano assistenti di volo in pensione e la nonna apparteneva alla classe operaia. Gli elementi della fiaba ci sono tutti, resta solo da capire il finale: saranno tutti felici e contenti?

Foto da Amica

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  • Emanuele La Veglia

    Emanuele La Veglia è giornalista professionista, scrive di empowerment femminile per Vanity Fair e altre testate. Sul tema è intervenuto in webinar, eventi e attività di formazione. Classe ’92, ha vinto diversi premi nazionali ed è molto attivo nel sociale. Per Rcs ha curato un volume sulla figura di Coco Chanel.

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