Rendersi assolutamente visibile (per non dire, protagonista) reclamando con ostinazione il diritto all’invisibilità.
Questo, il talento di Melania Trump, che anche durante l’insediamento del marito è riuscita a far parlare di sé: un po’, per quel cappello a tesa ampia, disegnato da Eric Javits; un po’, per quel bacio negato, entrambi manifesti politici di un entusiasmo (forse) non esattamente condiviso.
Per Vanity Fair, Melania Trump è “la first Lady che non voleva stare alla Casa Bianca”. Un’analisi che, forse, proprio inesatta non è, considerando che anche nel 2017, durante la prima presidenza del tycoon, Melania preferì rimanere a New York, con il figlio, per consentirgli di terminare serenamente gli studi.
Oggi, il cappello di Melania Trump (già destinato a diventare iconico) ne cela lo sguardo ed i pensieri, forse per proteggerla dagli occhi di un mondo a cui potrebbe non desiderare di venire troppo esposta. Forse, invece, per allontanare anche il contatto fisico con il marito: un’ipotesi avvalorata dalla freddezza di quel bacio mancato, di cui galeotta è divenuta l’ampia falda che ha impedito alle labbra di Donald Trump di sfiorare veramente il volto della moglie, segnando un confine inviolabile.
Del resto, secondo la stampa scandalistica statunitense, il matrimonio tra i due coniugi potrebbe non essere che un pro-forma. O, se così non fosse, un altare la cui stabilità sarebbe comunque stata più volte minacciata dalle crepe dei molteplici scandali (tra i quali, quelli legati alle trascorse frequentazioni extraconiugali di Donald Trump con Stormy Daniels, o con Karen McDougal), nonchè dalle traversie giudiziare del tycoon.
Nel lungo discorso del neo (ri)eletto Presidente, questa volta, per Melania, niente ringraziamenti espliciti. Solo qualche malfermo “jokes” sul dolore ai piedi: quelli di Melania, per l’appunto, che durante la cerimonia di insediamento calzavano Manolo Blahnik BB Pumps, con un vertiginoso tacco a stiletto.
Da sotto il cappello, durante la conferenza stampa, Melania Trump sorride alla descrizione dell’episodio che l’ha coinvolta: secondo Donald Trump, affaticata dopo aver percorso “five yard” (la distanza di un campo da football intero), la First Lady avrebbe infatti affermato “per il bene del Paese, dobbiamo arrivare fino in fondo.”
Un’ironia palesemente riferita alla dicotomia tra gli improrogabili doveri istituzionali che la attendevano e la scomodità delle sue (bellissime) calzature: che però, Donald Trump, non avrebbe perso occasione di sfruttare con sagacia, per evidenziare nuovamente il carattere messiniaco del suo secondo mandato.
E se all’inizio del siparietto, da sotto il cappello griffato, il sorriso della First Lady non esita a fare capolino, la nuova insistenza del marito sulla metafora dell’elezione divina sembrerebbe congelarla, piuttosto, in una smorfia di sorpresa.
Correva il 2018 quando al completo bianco che Melania Trump scelse di indossare al Congresso, per il discorso sull’Unione del marito, veniva affidata la funzione di rimarcare la sua incolmabile distanza dalle dem nero vestite. Nel 2020, invece, in un discorso elettorale a supporto di Donald Trump, le mani e le braccia restavano appoggiate sul podio della sua postazione, concedendosi solo qualche movimento per spostare i capelli dal viso, in un approccio conservativo, volutamente docile ma saldamente difensivo.
Oggi, il completo blu navy, ed il copricapo che solennemente scherma il volto della First lady sembrano innalzare la questione ad un nuovo livello: quello di una austera adesione ai valori istituzionali, riecheggiando forse – più che ad una loro condivisione – ad una ferma distanza emotiva.
Chissà.
Checchè il messaggio rimanga intriso di ambiguità, non ci rimane dunque che constatare che è comunque giunto a destinazione, forte e chiaro.
In questa nuova Presidenza, Melania mira, probabilmente, a rimanere un mistero, agli occhi del mondo.
E forse, anche a quelli di suo marito, Donald Trump.
©Pic rights Ipa/fotogramma