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Il Casellati Day non va. E la politica non da un bello spettacolo

Oggi sul menu parlamentare e dei grandi elettori c’era il tentativo di elezione della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, nome non gradito a molti, a ben guardare e ricontando i numeri delle schede neppure a destra. Tra franchi tiratori e prove di forza a destra contestate a sinistra, Casellati non sfonda, e arriva a 382 voti, rispetto ai 505 necessari per essere eletti Presidente della Repubblica italiana.

Quello a cui stiamo assistendo in queste ore per l’ elezione del Presidente della Repubblica é quanto di più lontano da ciò che cittadini e cittadine di questo Paese, esaustə da liti e  pandemia, meriterebbero. Ancora una volta giochi di palazzo, liturgie stanche e opache, giungono ad accordi improbabili, prove di forza e repentine ritirate. Nel frattempo nomi maschili e femminili per candidature di livello sembrano trovare poco spazio. Rispuntera’ il Mattarella bis che qualcuno sospetta? Ci saranno colpi di coda a destra? Si trovera’ un candidato di mediazione alla Casini? Si pensera’ a salvaguardare il soldato Draghi? Nel frattempo la candidatura delle due donne gradite a molti e molte, Cartabia e Belloni, sono nuovamente sottotraccia. Staremo a guardare, ma per ora non e’ un bello spettacolo

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  • Valeria Manieri

    Classe 84, esperta di comunicazione e politica, Cofounder de Le Contemporanee. Lavora da anni con Radio Radicale e collabora con diverse testate, tra cui Io Donna - Corriere della Sera, Il Foglio e Milano Finanza.

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