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L’addio di Gianluca Vialli ci tocca, tutti e tutte

Con la scomparsa di Gianluca Vialli Cremona perde un pezzo di se. 

Parlare di Vialli non significa solo enumerare (ovviamente) grandi successi calcistici, ma implica – come racconta Marco Gaetani per il suo articolo su Ultimo Uomo – ammirare una figura che, in modo rivoluzionario, ha deciso di fare un grande regalo a Cremona e al mondo: “Vialli se n’è andato con un messaggio”, di umanità, grandezza e semplicità. 

Nel virale abbraccio tra Gianluca Vialli e Roberto Mancini per la vittoria agli Europei anche i più e le più restie al mondo calcistico si sono sciolti, ritrovandosi uniti in quelle lacrime per una vittoria che ti muove qualcosa dentro troppo forte da spiegare quando la vita, invece, ti sta sfidando di continuo. 

Un padre che desiderava ardentemente, come raccontato in più interviste, poter accompagnare le proprie figlie all’altare. 

Una tenerezza che mi ricorda mio padre, Luca, desideroso più di ogni altra cosa di garantire alle sue figlie l’istruzione che lui, in una vita roboante e di continue sorprese, non aveva potuto avere e che -invece- non ha avuto l’occasione di assistere a nessuna laurea. 

Gianluca ha insegnato, a tutti, qualcosa di molto importante: sul campo si può vincere o perdere, ma nella vita questo non succede. La malattia o la morte non sono una battaglia, una lotta da vincere per essere coronati campioni, o compatiti perché sconfitti. “La malattia non è esclusivamente sofferenza” aveva raccontato Vialli, ed è vero. Può essere una compagna a tempo o per sempre, ma non è una battaglia. Considerarla tale, può distruggerti e avere lo stesso effetto su chi ti circonda. Ma è raccontando con occhi umani il dolore che si resta grandi e ci si crea una casetta nel cuore di tutti. 

Ed è così, che alla fine, non si dice addio mai per davvero.

Foto di ansa.it

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  • Vittoria Loffi

    Vittoria Loffi è studentessa universitaria e attivista femminista. È autrice del podcast “Tette in Su!” prodotto per Eretica Podcast e fra le coordinatrici della campagna nazionale “Libera di Abortire” per un libero accesso all’aborto in Italia. Contributor e presenza attivissima de Le Contemporanee.

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