Le donne nel settore portuale e marittimo? #Perchèno.
Questo, lo slogan del progetto Il Porto delle Donne, fortemente voluto da Barbara Bonciani, Assessora al Porto – e all’integrazione Città- Porto– della città di Livorno.
Il progetto (realizzato in collaborazione con Associazione scientifica internazionale RETE, Università di Pisa e CNR -Iriss di Napoli; con il patrocinio della Regione Toscana e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale; ma anche con il contributo della Compagnia Portuale di Livorno, Uniport Livorno, TDT, ALP Livorno, sponsor Lorenzini & C) è nato nel fermo proposito di contrastare gli stereotipi saldamente ancorati al lavoro portuale e marittimo, che l’immaginario collettivo tende necessariamente a ricollegare alla mascolinità.
Oggi, infatti (benchè operazioni quali il rizzaggio ed il derizzaggio rimangano, effettivamente, inscindibili dal lavoro manuale) grazie all’innovazione tecnologica, l’attività portuale può essere svolta senza difficoltà anche dalle donne, con l’ausilio di transtainer e di gru, che la esercitano con grande determinazione ed orgoglio.
Malgrado il cambiamento dei cicli di lavoro, e le importanti conquiste femminili nel settore portuale e marittimo, la strada da percorrere rimane ancora piuttosto lunga. Come evidenzia Barbara Bonciani, infatti, ad oggi rimane consistente la presenza maschile in ambito portuale, sia all’interno di posizioni apicali che operative, con sedici presidenti uomini a livello nazionale.
Valeria Manieri, di Le Contemporanee, dialoga per noi con l’Assessora al Porto di Livorno, nel tentativo di ricostruire la complessa fotografia di un mondo ove le donne, finalmente, hanno la possibilità di creare reti salde ed efficienti, proponendo ad altre giovani un’opportunità occupazionale alla quale, sulla scorta di una narrazione esclusivamente declinata maschile, forse, non si ritenevano adeguate.
Porti aperti anche alle donne? Dopotutto, l’unica domanda che vale la pena di porsi, è proprio quella individuata dall’Assessora Barbara Bonciani.
Perchè no?