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L’appello di LINDA LAURA SABBADINI: in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle donne, che la mobilitazione non tralasci nessun*

Quest’oggi, in concomitanza con la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della violenza contro le Donne, il nostro paese verrà attraversato con partecipazione particolarmente intensa da un’ondata di manifestazioni, promosse dalle principali realtà femministe operative sul territorio nazionale.
L’assassinio di Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta a soli 22 anni, nonché l’appello della sorella Elena a non lasciar precipitare su questa ennesima tragedia il velo del silenzio, ha infatti chiamato a raccolta con urgenza chiunque percepisca la necessità di un cambiamento culturale che non è più possibile rimandare.

Molte, le iniziative sul territorio, tra cui la mobilitazione di Non Una Di Meno, importante movimento femminista e transfemminista, tra i punti di riferimento nazionali per la lotta alla violenza contro le donne. Da Roma a Messina, Non Una Di Meno ha chiamato a raccolta attiviste, attivisti e non, per unirsi al coro unanime che ripudia la violenza di genere, e per ricordare le 107 vite ingiustamente stroncate dalla violenza patriarcale solo nel corso di quest’ultimo anno.

A fronte all’appello lanciato da Non Una Di Meno, le femministe si dividono, tuttavia, dinanzi ad un elemento che reclama attenzione: l’assenza di una condanna esplicita alle violenze perpetrate da Hamas contro le donne israeliane, nel corso degli attacchi dello scorso 7 ottobre. Radio Radicale ne ha discusso con Linda Laura Sabbadini, Dirigente ISTAT e pioniera degli studi sul genere, che reputa inaccettabile “la mancanza di solidarizzazione con le donne israeliane, nonché la latenza di una realistica analisi attorno alla cultura patriarcale che, ogni giorno, priva le donne, nei paesi arabi, della loro libertà.”
“Molte donne e bambini sono ancora ostaggio dei terroristi di Hamas, ed il silenzio attorno alle violenze perpetrate da un’organizzazione terroristica mi addolora profondamente….- Commenta Sabbadini – Oggi, parteciperò alla manifestazione: credo in una piazza che si unirà per gridare “no” alla violenza in qualunque sua forma. Ma invito le rappresentanti di Non Una di Meno ad una riflessione; e, magari, ad un ripensamento. Il silenzio attorno a questa forma di violenza, che è, di fatto, una violenza contro le donne, non mi appare condivisibile.”

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