Cara Cecilia, spero che tu stia riposando come si deve, abbracciando tutti quelli abbracciabili, baciandoli, mangiando in ritardo qualche fetta di panettone, sorridendo, rotolandoti in un letto normale, il tuo. Guardando il cielo, che apparirà davvero infinito rispetto alla cella disumana in cui eri finita.
Tutte le carceri sono orrende, alcune carceri, quelle dei regimi lo sono ancora di più. La privazione e l’assenza di stato di diritto è totale.
La Premier Meloni ha detto che sei stata forte. Ed è proprio così. Ha ragione.
In questi giorni come ormai saprai è successo di tutto. Sono successe cose enormi, brutte, ma anche molto belle e importanti e tutto perché sei una donna coraggiosa e libera, una bravissima giornalista.
E qui, le contemporanee, ti vogliono davvero bene. E ti sono grate per la tua tenacia, forza e anche per il tuo sorriso.
È una immagine che resta bene impressa e che fa capire che quando tutte e tutti, Governo, media, diplomazia, associazioni, affetti perfino, lavorano per qualcosa di importante e che è un simbolo di libertà e unità, quando ci si mette la faccia e si fa davvero tutto quello che si può senza riserve, abbiamo ancora la speranza per un domani diverso, ovunque nel mondo.
Bentornata a casa, cara Cecilia.
©Ph: Reuters