Il nuovo codice degli appalti, fondamentale per l’attuazione del PNRR, è stato pubblicato.
La battaglia condotta in ogni sede possibile e facendo squadra tra donne e con le reti delle organizzazioni de Le Contemporanee, Fuori Quota, Rete per la Parità, Fondazione Soroptimist Club Roma e Valore D, ha portato a un risultato importante considerando il rischio corso dell’eliminazione della Certificazione di genere come requisito premiale per le aziende che partecipano a bandi pubblici.
Nell’art. 108 – (Criteri di aggiudicazione degli appalti) compaiono ora le premialità di cui all’art. 46 bis del Codice Pari Opportunità previste nel Codice vigente per le aziende certificate che non comparivano nello schema che il Governo aveva sottoposto al Parlamento.
Ci auguriamo che possano esserci altri elementi positivi e mirati alla chiarezza nel Regolamento da pubblicarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore del Codice che sostituirà integralmente l’allegato attuale, contenente i requisiti necessari e premiali dedicati alle donne, ai giovani, ai disabili e a tutte le persone svantaggiate. Come noto in Italia i regolamenti attuativi di qualsiasi norma, specie di un dossier complesso come il codice degli appalti, sono fondamentali e rappresentano snodo essenziale per determinare l’efficacia di una politica pubblica.
Il PNRR nel suo complesso (e di conseguenza il Codice Appalti che ne regolamenta il funzionamento per quanto riguarda solo gli appalti pubblici) può e deve essere uno strumento potente per ridurre il divario di genere che, specie nelle dimensioni occupazionali, pone l’Italia come fanalino di coda della UE e ne inficia lo sviluppo e la crescita economica e sociale.
Mentre plaudiamo per l’inserimento della certificazione di genere nell’ articolo 108, allo stesso tempo ricordiamo che la parità di genere è un obiettivo strategico del nostro paese e ci auguriamo sia trasversale a tutto il codice degli appalti e non solo confinato nell’articolo 61.
Ci impegneremo affinché donne e giovani trovino ancora una maggiore attenzione e spazio nel Regolamento, essendo fondamentale il loro apporto per la crescita del Paese.
È fondamentale che il Paese investa in istruzione e materie STEM e includa capitale umano femminile e giovanile per rimettersi sulla strada giusta, quella di un futuro e di un progresso sostenibile, competitivo, inclusivo, giusto.
Il nostro prossimo step sarà dunque vigilare sulla stesura delle nuove linee guida che fungeranno da regolamento per le misure premiali, convinte che esista senz’altro spazio e modo per fare ancora di più. Del resto, abbiamo toccato con mano in questa esperienza quanto la capacità delle organizzazioni e delle donne di fare squadra su battaglie importanti, in qualsiasi contesto economico e politico, sia in grado di fare la differenza.