Istantanea

Il 9 maggio è la Giornata dell’Europa

Oggi, 9 maggio, si celebra la Giornata dell’Europa. Questa data commemora infatti l’anniversario della dichiarazione in cui l’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman espose l’idea di una nuova forma di collaborazione politica in Europa, che avrebbe reso impensabile, in futuro, la guerra tra le nazioni europee. La proposta di Schuman è considerata l’atto di nascita di quella che oggi è l’Unione europea.

Un anno dopo, il 18 aprile 1951, i rappresentanti di Francia, Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo firmarono il Trattato di Parigi e istituirono la Comunità europea del carbone e dell’acciaio (Ceca), un’organizzazione basata sul principio del sovranazionalismo.

Nell’ambito della Ceca, gli Stati nazionali accettavano infatti il trasferimento delle loro competenze sovrane verso una serie di nuove istituzioni europee : un’ Alta Autorità indipendente, un’Assemblea comune di parlamentari nazionali, un Consiglio speciale di ministri nazionali e una Corte di giustizia.

La Ceca si sarebbe poi progressivamente evoluta, sino a trasformarsi prima in Comunità Economica Europea e, successivamente, in Unione Europea.

Le quattro istituzioni originarie, a loro volta, sarebbero poi divenute la Commissione Europea, il Parlamento Europeo, il Consiglio UE e la Corte di Giustizia UE, così come li conosciamo oggi. 

In un presente scosso dalle guerre, il mediacivico Le Contemporanee, che nasce in una cornice europea e in essa mira a svilupparsi, rinnova l’invito ad associazioni, enti, intellettuali e professionist* di tutta Europa ad unire le proprie forze per creare una rete integrata, in grado di promuovere il riconoscimento dei diritti e delle libertà fondamentali.

L’auspicio, rivolto alle istituzioni europee, è di incentivare e realizzare tutti i mutamenti che possono condurre l’Europa a divenire davvero grande, con un bilancio comune più sostanzioso e privo di disuguaglianze ed una difesa condivisa.

Per supportare l’Europa nel suo progresso, dunque, è fondamentale non chiamarci fuori dalle responsabilità della vita quotidiana. I giovani e le giovani devono recarsi alle urne: ma anche l’Europa ha il dovere di motivarli, riappropriandosi della propria credibilità. Poichè, per ricordare le parole del Professor Romano Prodi, a margine dell’evento “A che cosa serve l’Europa”? (organizzato da Corriere della Sera, Sapienza Roma, La 27esima ora, IO donna e Le Contemporanee) in un mondo sempre più globalizzato, non ci si può più accontentare di osservare solo “lo specchietto retrovisore.”

“Abbiamo bisogno di guardare avanti. E di guardare insieme.”

TAGS

CONTRIBUTOR

  • Le Contemporanee

    Le Contemporanee, il primo media civico in Italia dedicato alle donne e contro ogni discriminazione. I contributi contenuti nel media civico con autore "LeC", sono testi e contenuti a cura del nostro staff.

    Visualizza tutti gli articoli

COMMENTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di LeContemporanee.it per rimanere sempre aggiornato sul nostro Media Civico