Si è appena concluso Eureka, il workshop di +Europa della durata di tre giorni, rivolto a 50 giovani under 35. Un intenso percorso di formazione teorico-pratica, incardinato all’interno della scuola politica “Prime Donne”, per “disimparare la brutta politica”, incentrata sui temi cari a +Europa: al centro, i diritti civili, tra i quali la parità di genere e l’empowerment femminile. Allontanarsi dalla politica “violenta”, che divide ed incita all’odio appare il presupposto fondamentale per ritornare a parlare di futuro con ottimismo e con fiducia: un punto di arrivo ribadito anche dal Talk Le Indomabili, introdotto da Carla Tabi (tesoriera di +Europa) nella serata di Venerdì 27 ottobre, a Roma, presso Industrie Fluviali. Qui, Emma Bonino ha dialogato con la conduttrice Francesca Fagnani, ed è stata poi intervistata da Valeria Manieri, Co-founder di Le Contemporanee.
Emma Bonino, spirito mordace e combattivo, si è a lungo soffermata sull’importanza dei diritti civili. Come evidenziato da Valeria Manieri, infatti, nel 2024, la legge 40 (disciplinante la procreazione assistita) si avvicina al suo ventesimo compleanno, circondata (fatta eccezione per alcune sentenze occorse) da un immobilismo pressocchè totale.
“I diritti civili sono sempre stati “non amati”- Ricorda Bonino, commentando l’indifferenza generale della politica e delle istituzioni -E’ sempre stato difficile imporli all’attenzione politica: ma un diritto acquisito non è per sempre; i diritti non rimangono impressi sulle tavole delle legge in eterno. Altrettanto dannoso è percepirli un privilegio delle “élites” intellettuali, accanto a temi come “il lavoro”, che rivendicano invece maggior concretezza. Ogni lavoratore ha una vita famigliare, individuale: e la politica si fa ovunque. In cucina come in camera da letto. Perchè i nostri diritti sono come l’aria. […].”