Francesca Cavallo, scrittrice, imprenditrice ed attivista, formula le sue previsioni per il 2025, nell’ambito del panel “Sostenibilità ed inclusione”, ospitato dall’edizione zero del New Year’s Forum (avente tra le sue Reti Civiche Base Italia e Le Contemporanee), partendo dalla sua lunga esperienza americana.
Oggi, come reagire di fronte ad una seconda vittoria di Donald Trump come Presidente degli Stati Uniti, che segna non soltanto un risultato politico, ma è anche segnacolo di un preoccupante cambiamento culturale?
Quanto la distribuzione ideologica dei temi, che prevede una ricorrente frammentazione tra Destra e Sinistra, riuscirà a sopravvivere nel 2025? Temi come la denatalità o il cambiamento climatico riusciranno a superare il manicheismo, e a consentire tavoli di lavoro condivisi?
Il timore è che questa rigida dicotomia possa consolidare le sue drammatiche conseguenze, tra cui la disaffezione, specialmente per i giovani, al voto.
Quale, invece, il futuro delle aziende, i cui protocolli di Diversity,Equity&Inclusion potrebbero essere minacciati dall’era Trump? In questo senso, Francesca Cavallo è ottimista, poichè tali politiche risultano anche per le aziende una modalità vantaggiosa per attrarre nuovi talenti, aumentandone il vantaggio competitivo.
Entreremo forse, piuttosto, in una fase di ri-negoziazione del potere, che comporterà anche una riflessione sulla maschilità, incentrata su parametri ormai difficili da ignorare.
Imprescindibile sarà, per le forze progressiste, confrontarsi con il momento culturale che stiamo vivendo, con una identificazione delle possibilità di azione all’interno degli schemi vigenti, utile anche a poter trovare possibili terreni di incontro.