Siamo in una fase cruciale della pandemia, il COVID 19 e la variante Omicron stanno nuovamente mettendo a dura prova l’Europa e l’Italia.
Il virus, come sappiamo, si sta diffondendo molto piu’ velocemente e ormai ciascuno di noi ha amici o parenti stretti magari in quarantena con sintomi lievi, persone vaccinate quasi asintomatiche, persone non vaccinate invece con sintomi piu’ severi e spesso gravi.
E’ un momento delicato che richiede massima attenzione, serieta’ e senso di responsabilita’, per cavarcela al meglio.
E’ essenziale ricordare anche in queste festivita’ l’importanza di osservare tutte le misure di salute e sicurezza raccomandate: essere vaccinati, meglio se gia’ con la terza dose, vedersi in piccoli gruppi, al massimo 6 persone, tenere distanze di sicurezza anche a tavola, areare spesso gli ambienti e disinfettare le mani piu’ volte evitando lo scambio di oggetti non sanificati frequentemente.
Sono misure difficili da applicare sempre e con le quali convivere, ma ormai poco a poco vengono sempre piu’ naturali, nonostante tutto.
I numeri ci dicono che nonostante la presenza di una variante molto piu’ contagiosa, grazie a una possente campagna vaccinale in Italia, i ricoveri e i morti sono tre volte inferiori (a volte anche 5 volte inferiori) allo stesso periodo dello scorso anno.
Questi numeri, che potete rivedere anche a questo link, sono la migliore risposta a qualsiasi sconforto o scetticismo.
Occorre tenere ancora duro, ma siamo sulla strada giusta.
Sono in arrivo inoltre altre forniture di vaccini e nuove tipologie vaccinali, come il Novavax, che si aggiungono a Astrazeneca, Pfizer e Moderna, che potrebbero convincere anche i piu’ contrari a vaccini mRna o no vax integralisti a cambiare idea e a fare un gesto di civilta’ e di sicurezza nei confronti di se’ stessi e degli altri.
Nel frattempo il nostro sentito e profondo ringraziamento va a tutte le persone che stanno agendo responsabilmente durante queste feste, isolandosi quando necessario, rispettando le regole del vivere civile.
Un altro pensiero affettuoso va alle persone fragili e anziane, impaurite da questa pandemia, che vivono vite molto piu’ sacrificate e dure delle nostre, spesso subendo ritardi nelle cure ordinarie di un sistema sanitario nazionale che sta affrontando con coraggio una sfida importante.
Un grazie di cuore alle operatrici e agli operatori del sistema sanitario nazionale, alle volontarie e ai volontari di ogni ordine, grado e appartenenza, che stanno garantendo una tenuta straordinaria a questo nostro Paese che da due anni ormai sta dando prova di essere grande e solidale.