le opinioni

Taylor Swift, le sue battaglie e le sue trasformazioni

La cantante americana Taylor Swift sta cambiando il percorso tradizionale della popstar. Con il suo Eras Tour e il progetto in corso del re-recording dei suoi album, sta mostrando di avere il potere per sfidare l’industria musicale e allo stesso tempo riconfermarsi come l’artista mainstream per antonomasia. In questa prima puntata della nostra rubrica, noi Ame discuteremo della sua immagine in continua trasformazione e delle sue controverse battaglie.

Laura – Il 13 luglio esce Speak Now – Taylor’s Version, il rerecording di Speak Now, il suo terzo album nonché il primo scritto interamente da lei. Ha già riregistrato gli album Red e Fearless. Come Speak Now, sono stati composti dal 2006 al 2017 con la sua prima casa discografica Big Machine, che li ha poi venduti, contro la volontà di Taylor, all’agente Scooter Braun, legato a Kanye West (suo storico nemico). Ora in realtà Scooter Braun li ha a sua volta venduti alla Disney.

Zoe – Che poi è una pratica abbastanza comune nell’industria musicale. Gli artisti, aseconda dei contratti che firmano, possono possedere solo i diritti della composizione e non i master delle loro canzoni, che sono invece della casa discografica. Riregistrandoli a sue spese, Taylor Swift fa in modo di essere l’unica proprietaria della sua musica e quindi l’unica che ci guadagna. Più che paladina dei diritti dei musicisti, mi sembra un’astuta turbocapitalista.

Laura – C’è da dire, però, che lei aveva firmato quel contratto a sedici anni acconsentendo a condizioni non molto vantaggiose. Invece adesso può contare su milioni di swifties che sono dalla sua parte e hanno già smesso di ascoltare le versioni originarie delle sue canzoni in solidarietà con la loro paladina… Oggettivamente è un investimento che pochi altri artisti potrebbero permettersi di fare.

Zoe – Tu parli da Swiftie, però anche io preferisco ascoltare le poche canzoni sue che mi piacciono nella loro Taylor’s Version. Quello che mi puzza è che mi sembra che le battaglie politiche di Taylor Swift siano sempre e solo in favore di Taylor Swift. Certamente questa operazione ha sensibilizzato il grande pubblico sulle ingiustizie dell’industria discografica. Ma, d’altra parte, come dici tu, quasi solo lei ha la possibilità di contrastarle, e mi sembra invece che faccia poco affinché ci siano condizioni migliori per gli artisti emergenti o anche solo meno potenti di lei.

Laura – Purtroppo è vero. Le sue battaglie sono egoriferite, la sua narrazione non è “servono migliori contratti per gli artisti”, ma sempre “Voglio riprendermi la mia musica dalla persona che me l’ha portata via”. Diciamo che se vogliamo trovare un’artista anche solo vagamente‘antisistema’, dobbiamo cercare molto lontano da Taylor Swift. Anzi, si può dire che lei è il sistema e ha una capacità straordinaria di trasformarsi continuamente per rimanervi al centro, risultando però sempre credibile. Lei stessa sta celebrando questa capacità nel suo Eras Tour: in quattro ore di concerto ripercorre tutta la sua discografia, cambiando continuamente scenografie, costumi ed estetica a seconda dell’album, ovvero dell’ “era” che sta cantando.

Zoe – Si autotrasforma in un parco a tema. Ci si aspetta un concerto del genere verso la fine della carriera di un musicista. Lei invece ha trentatré anni e nessuna intenzione di andare in pensione (almeno non sembrerebbe affatto). E poi è tutto estremamente codificato. Non è un semplice “greatest hits”, ma una performance studiata nei minimi dettagli per evocare e celebrare ogni fase della sua carriera musicale.

Laura – Sì. Io (purtroppo) non ho ancora mai assistito a un suo concerto, ma vedendo centinaia di TikTok a settimana sul tema, mi ha fatto impressione come la ripetitività degli show vada al di là della scaletta e delle coreografie. Ogni mossa, ogni espressione facciale, ogni ‘faccetta’ è volutamente sempre identica.

Zoe – Come se dovesse garantire un certo livello di qualità e perciò niente possa essere lasciato al caso.

Laura – Marchio D.O.P. In effetti è una cosa che funziona, è proprio quello che fa emozionare di più gli swifties ai suoi concerti.

Zoe – Forse perchè, come te, prima di andare al concerto live, hanno visto milioni di video dell’Eras Tour. Quindi vedere dal vivo la stessa identica espressione che hanno visto su Tiktok è emozionante, come vedere per la prima volta dal vivo la Tour Eiffel, dopo averla vista all’infinito in fotografia. Taylor Swift dal vivo è L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica!

Laura – Andy Warhol sarebbe stato uno swiftie. Comunque, questo perfezionismo sarà pure un po’ inquietante, ma l’Eras Tour dimostra tutta la versatilità di Taylor Swift e la sua bravura come performer, oltre ad avere dietro una produzione impressionante.

Zoe – E infatti, dopo tutte queste belle parole, il 13 luglio staremo entrambe davanti al computer a combattere con decine di migliaia di Swiftie e tentare disperatamente di comprarti un biglietto per la sua unica data italiana del 2024.

Laura – Questo perché sei veramente una ama e insieme allə altrə nostrə amə hai deciso di farmi un regalo di compleanno stupendo.

LA PAROLA A VOI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

TAGS

CONTRIBUTOR

  • Laura Monti

    Laura Monti (1995, Roma) si è laureata in Lettere classiche all'Università di Roma La Sapienza e nel 2021 ha iniziato l'iter per diventare giornalista collaborando con l'agenzia di stampa Dire. Dal 2022 cura la comunicazione della onlus Progetto Diritti. Nella stagione 2022/2023 ha preso parte alla trasmissione televisiva TvTalk (su RAI Tre), in qualità di analista televisiva.

    Visualizza tutti gli articoli
  • Zoe Valentini

    Zoe Valentini (1996, Roma) è una regista e videomaker. Laureata in Scienze dello Spettacolo ha lavorato in produzione e scenografia, per poi concentrarsi sulla regia, venendo selezionata in questa categoria per il programma di mentorship Becoming Maestre, promosso da Netflix e Premi David di Donatello. I suoi progetti esplorano l'intersezione tra il tragico e lo sciocco nella vita di tutti i giorni.

    Visualizza tutti gli articoli

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di LeContemporanee.it per rimanere sempre aggiornato sul nostro Media Civico