Dopo un nuovo 8 marzo, a che punto siamo?

L’8 marzo appena trascorso, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, ha segnato un momento di riflessione importante sulla condizione femminile in Italia e nel mondo. Nonostante i progressi degli ultimi anni, persistono infatti, tutt’ora, significative disparità e sfide da affrontare
Recappone Sanremese

Oggi è quel momento dell’anno in cui ci si domanda cosa ne sarà di noi dopo il festival di Sanremo. Questa edizione è filata via senza particolari intoppi, e non c’è stato spazio nemmeno per le più classiche delle polemiche, perché a conti fatti ogni tentativo di tenere un occhio sul mondo è stato soffocato da una scaletta che andava a ritmo serratissimo.
Parigi 2024. Imane Khelif è una donna e ha tutto il diritto di combattere con altre donne

Quello della pugile algerina Imane Khelif ha finito per trasformarsi in un caso politico grazie alla strumentalizzazione delle destre e all’ignoranza popolare. Partiamo dall’inizio e cerchiamo di diradare la confusione intorno a esso, cercando di capire i perché
“Pari opportunità sulle montagne russe”: la nota del W7 dopo il vertice di Borgo Egnazia

A pochi giorni di distanza dalla dichiarazione pubblicata dai Leader del G7 dopo l’incontro a Borgo Egnazia, il W7 – gruppo di impegno civile ufficiale del vertice G7 – ha condiviso in una nota le proprie osservazioni in merito
Diritti Lgbti in Italia e best practices internazionali: una roadmap per l’Italia

Nella Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Bifobia e la Transfobia, Yuri Guaiana, presidente di LGBTI Liberals of Europe e segretario di Certi Diritti, spiega a che punto sia la lotta alle discriminazioni in Europa, soffermandosi sui tragici ritardi italiani
W7 – WOMEN 7 SUMMIT AGENDA, Peace and Security session: “Peace is the Answer”

Valeria Manieri, co-founder di Le Contemporanee, modera la sessione “Peace and Security” di W7, evidenziando come guardare il mondo e le gravi crisi in corso con gli occhi delle donne non sia solo un esercizio stilistico o una mera questione di parità, o di pink washing per quelli più scaltri, ma una reale necessità e opportunità
Bestiario Europeo

“Chiamatemi Giorgia”- esorta la Premier Meloni, alla prova delle europee. Una mossa sagace, sicuramente in grado di capitalizzare l’ampio consenso di cui la Presidente del Consiglio (già) gode. Dalle interviste all’estetista della Garbatella (che ci assicura, con un sorriso, che è proprio “una di noi”), sino alle famose gag della giacca arrivate al Wall Street Journal, è chiaro che Meloni vuol davvero convincere i propri elettori di incarnare il mito de “la ragazza della porta accanto”, di quell'”una su mille” che, come cantava Gianni Morandi, finalmente “ce la fa.
Ma che cosa sta succedendo in Rai?

Dall’esodo dei suoi volti più noti, al comunicato di protesta dei giornalisti dell’emittente, passando per il mansplaining di Porta a Porta e la censura al monologo di Antonio Scurati, la Rai di Giorgia Meloni diviene sempre più simile al megafono di un governo ostile alla libertà di espressione (e all’antifascismo)
If we can make it there, we’ ll make it anywhere…Sapienza,Sapienza!

Si è conclusa la Terza Edizione di Obiettivo 5, il campus per la Parità di Genere di Il Corriere, IO Donna, la 27esima Ora e Le Contemporanee dedicato al contestuale obiettivo fissato dall’Agenda Onu 2030. Molti, i momenti salienti di due giornate fitte di Live Inchieste, Workshop e Talk presso Università Sapienza,
Ilaria Salis. Una storia antifascista

Chi è Ilaria Salis? Perché se ne sta parlando tanto? Cosa ha fatto? Sono domande che in uno Stato di diritto sarebbe doveroso porsi, specie quando la nostalgia per un certo ventennio preme sulle scelte politiche e sulla responsabilizzazione nei confronti di una cittadina italiana reclusa all’estero, in un Paese dell’Unione Europea famigerato per il mancato rispetto dei diritti umani