Sull’assenza finora di una posizione netta della nostra politica, mi viene in mente un solo verso di poesia persiana che ne riassume altri mille!
“La strage dei fiori” (2007) è il titolo di un libro curato dal collega e amico Domenico Ingenito, che raccoglie e traduce alcune poesie di Forugh Farrokhzad, poetessa iraniana morta nel 1967.
Dalla poesia “la finestra”:
ای دوست ای برادر ای همخون
وقتی به ماه رسیدی
تاریخ قتل عام گل ها را بنویس
“Tu, amico, tu, fratello, tu che hai il mio stesso sangue,
quando arriverai sulla luna
scrivi la storia della strage dei fiori.”
Oggi potemmo dire “Ehi tu, giovane europeo, che hai il mio stesso sangue, quando arriverai a dominare il metaverso, scrivi la storia della strage dei giovani boccioli di rosa iraniani uccisi nelle pubbliche piazze per gridare un inno alla libertà”.