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Elena Maraga, maestra e Content Creator: licenziata per “giusta causa”?

“Dicono che ho perso la dignità, che mercifico il mio corpo. Ma la mia è una attività esclusivamente virtuale, dove sono io a decidere.”

Così, Elena Maraga, la ventinovenne maestra di una scuola paritaria, licenziata perchè creatrice di contenuti su Only Fans.

Davanti ai microfoni del programma Le Iene, Maraga ha ricostruito gli accadimenti sfociati poi nel suo licenziamento dall’istituto cattolico trevigiano dove prestava servizio: Un padre si è abbonato al mio canale, ha preso le mie foto e in maniera illegale le ha diffuse in una chat con gli amici del calcetto. La sua compagna lo ha beccato e ha tirato su un polverone.”- Ha spiegato la ex insegnante Mi hanno convocata dalla direzione: avevano lo screenshot del mio profilo e mi hanno detto che era una cosa molto grave. Alcuni genitori, però, si sono schierati dalla mia parte, raccogliendo anche delle firme. Ma sono rimasti inascoltati.”

“Ad oggi, non ho problemi economici”- Ha continuato la ventinovenne –“Guadagno anzi 29mila euro al mese, lavorando praticamente quatto ore al giorno. Ma impugnerò comunque il mio licenziamento, con l’aiuto del sindacato CUB.”
In precedenza, Maraga ha spiegato di aver affiancato alla professione di insegnante quella di Content Creator poichè lo stipendio di 1200 euro mensili le era a malapena sufficiente per vivere.

Maraga, licenziata per “giusta causa” (poichè la sua condotta virtuale si sarebbe ritrovata in contrasto, secondo l’istituto trevigiano, con gli indirizzi cattolici della scuola medesima) intenderebbe infatti richiedere un mutamento della natura del licenziamento, che non le consentirebbe neppure di accedere alla Naspi.

“Non ho mai firmato qualcosa, nel contratto, che riguardasse la necessità di non pubblicare contenuti social. Quindi il licenziamento è ingiusto, a prescindere dal tipo di scuola” ha concluso Maraga.

Nel frattempo, la Fism (Federazione italiana scuole materne) sarebbe corsa ai ripari, lavorando ad un decalogo di comportamento etico. Una condotta, quella chiarita nel testo, che d’ora innanzi dovrà essere «etica» per tutti gli insegnanti, con linee guida inerenti, oltre che all’ambiente professionale, alla vita sociale, all’utilizzo del social network ed al contesto pubblico e privato. Nel documento, infine, si disciplina l’uso dei social, delle immagini esplicite e si richiede che i messaggi pubblici siano coerenti con quelli dedicati alla formazione dei bambini.

©Pic rights Panorama

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