Lunedì 30 ottobre, dalle ore 15.30, all’interno della rassegna Italo-francese “Voce alle donne!”, organizzata da Institute Française e dall’Ambasciata francese in Italia, con la media partnership di Le Contemporanee, ha avuto luogo ll panel “Geopolitica dei femminismi”, presso l’Aula Magna Mario Arcelli dell’Università LUISS Guido Carli.
Introdotto dai saluti istituzionali del Professor Raffaele Marchetti, Protettore per l’internazionalizzazione e docente di Relazioni Internazionali presso Uniluiss, e da Cyril Blondel, Ministro Consigliere dell’Ambasciata francese in Italia, il panel (avente per oggetto un focus sui femminismi del mondo, nel quadro dei complessi equilibri geopolitici del presente) è stato moderato da Valeria Manieri, co-founder del Mediacivico Le Contemporanee
La giornalista Luciana Borsatti, corrispondente di ANSA sino al 2018, si è concentrata sulla condizione delle donne afghane, che negli ultimi due anni ha subito un grave deterioramento a causa del ritorno dei talebani a Kabul, con una “pesante riduzione degli spazi di protesta e un importante sottosviluppo della società civile.”
Marie-Cécile Naves, direttrice dell’Osservatorio “Genere e geopolitica” dell’IRIS (Institut de Relations Internationales et Stratégiques) a Parigi, ha sottolineato come le strutture del patriarcato si concretizzino anche in approcci anti-scientifici, ostili alla ricerca e alla difesa dell’ambiente, in opposizione ai femminismi.
Con Giulia Pompili, giornalista de Il Foglio specializzata in Asia Orientale, un approfondimento sui femminismi autoctoni, spesso misconosciuti in Europa ma in realtà intimamente connessi anche a noi.
Francesca Cavallo, autrice bestseller (“Storie della buonanotte per bambine ribelli) e imprenditrice, ha invece preso le mosse dalla propria testimonianza, essendosi confrontata, durante la sua permanenza negli Stati Uniti, durata dieci anni (ove ha costruito un’azienda presso la Silicon Valley) con una realtà profondamente intrisa di maschilismo.
Infine, la professoressa Emilia De Blasio, docente di Sociologia della Comunicazione e Gender Politics presso la Luiss Guido Carli, e direttrice dell’OGID (Observatory on Gender, Inclusion and Diversity) ha ricordato l’importante significato del panel: accostare identità, pluralismi e femminismi, ribadendone la piena dignità e le necessità di un’ analisi dialettica, che ne evidenzi le reciproche influenze, consentendo così al “vecchio” femminismo europeo di operare il rinnovamento di cui ha, forse, realmente bisogno.