A due anni di distanza dalla barbara uccisione della giovane Mahsa Amini, assassinata dopo l’arresto da parte delle autorità di polizia iraniane per non aver “indossato correttamente l’hijab”, Mariano Giustino racconta la storia dell’Iran e quella, più generale, del rapporto tra le donne, la loro estetica e i regimi teocratici islamisti.
In “Iran a mani nude- storie di donne coraggiose contro ayatollah e pasdaran”, l’autore ricorda infatti che, prima della rivoluzione khomeinista del 1979, le donne iraniane erano libere, potevano rimanere a capo scoperto e indossare “la minigonna”, come le loro coetanee occidentali. “Poi, la cappa del fondamentalismo islamico è calata su di loro. Ed oggi, teorizzare la loro possibile liberazione, dunque, non è una forma di utopismo. Ma il giusto riconoscimento alle infinite potenzialità della natura umana.”
Il 19 settembre 2024, alle ore 18, presso la Fondazione Luigi Einaudi (via della Conciliazione 10, Roma), Mariano Giustino presenterà il suo libro, per celebrare una necessaria rivoluzione culturale che, per concretizzarsi, ha bisogno anche di noi.
Con un’introduzione di Andrea Cangini, Segretario generale Fondazione Luigi Einaudi, la presentazione assisterà anche all’intervento di:
Masih Alinejad, attivista per i diritti umani, giornalista e scrittrice
Flavia Fratello, giornalista La7
Fariborz Kamkari, regista e scrittore iraniano
Giovanna Reanda, direttrice Radio Radicale
Federica Sciarelli, autrice e conduttrice Rai
Rayhane Tabrizi, attivista per i diritti umani iraniana