Memo

Separazioni e genitorialità tra responsabilità e diritti: la violenza negata 

Venerdì 13 Maggio 2022 ore 12-14,
Sala Koch – Palazzo Madama 

Piazza San Luigi de’ Francesi, 9 – Roma 


Venerdì 13 Maggio, presso la Sala Koch di Palazzo Madama, la Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, presenterà la relazione La vittimizzazione secondaria delle donne che subiscono violenza e dei loro figli nei procedimenti che disciplinano l’affidamento e la responsabilità genitoriale (DOC. XXII-bis n. 10) 

Sarà possibile seguire l’evento anche online,
in diretta streaming sul canale 2 al link https://webtv.senato.it e sul canale 2 YouTube del Senato Italiano https://www.youtube.com/user/SenatoItaliano 

L’accesso alla Sala – con abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta – è consentito fino al raggiungimento della capienza massima. Per l’accesso alla sala è obbligatorio essere in possesso del Green pass e indossare mascherina ffp2.


I DATI SALIENTI IN SINTESI

– i fascicoli analizzati nelle due indagini campionarie (1189 in totale) sono rappresentativi di 2089 procedimenti civili di separazione giudiziale con affidamento di figli minori e di 1452 procedimenti sulla responsabilità genitoriale presso i Tribunali per i minorenni; 

– in circa un terzo dei fascicoli (34%) sono presenti allegazioni di violenza, in una minoranza di casi più gravi anche accompagnate da allegazioni di disfunzionalità genitoriale (sia nei procedimenti di separazione giudiziale sia in quelli di responsabilità genitoriale); 

– nel 28,8% dei procedimenti sulla responsabilità genitoriale in cui sono presenti allegazioni di violenza, esse riguardano anche la violenza esercitata in danno del minore, in quasi la totalità dei casi esercitata dai padri; 

– nel 90% dei provvedimenti di separazione giudiziale in cui nell’udienza presidenziale vi era presenza o notizia di atti del penale, tali atti non sono stati acquisiti d’ufficio. Nei procedimenti sulla responsabilità genitoriale, seppure il giudice minorile è a conoscenza della contemporanea pendenza di un procedimento ordinario (per esempio di separazione, divorzio, affidamento dei figli nati fuori del matrimonio), nel 76% non vengono acquisiti gli atti di tale procedimento. Questi numeri palesano, quindi, come il nostro sistema manchi di un modello “integrato” di giustizia e come, ad oggi, le giurisdizioni non si adoperino per favorire lo scambio di informazioni ed il necessario coordinamento che deve esserci tra i diversi uffici giudiziari coinvolti, né tra questi e gli altri soggetti implicati (servizi sanitari, scolastici, enti del terzo settore, ecc.); 

– nel complesso il 77% dei provvedimenti presidenziali non nomina la violenza o la confonde col conflitto, seppur in presenza di allegazioni di violenza. Lo stesso avviene nella metà dei primi provvedimenti presidenziali dei Tribunali minorili; 

– solo in un terzo dei casi i minori vengono ascoltati; 

– più della metà (57%) dei procedimenti di separazione giudiziale giunge a consensualizzazione nonostante le allegazioni di violenza; 

– il 55,2% dei primi provvedimenti dei Tribunali per i Minorenni prevede l’affido ai servizi sociali, misura che appare particolarmente punitiva per i genitori e fortemente rivittimizzante per le madri che hanno subito maltrattamenti.

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