Non e’ un bello spettacolo. Ce lo aspettavamo. Ma da oggi la faccenda si fa seria. Ennesima fumata nera alla seconda votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica. I partiti provano a trovare un accordo, ma paiono non riuscirci al momento. Ad ogni modo non esiste ancora un nome condiviso. Sulle candidature femminili, si naviga a vista. In auge attualmente i nomi di Marta Cartabia, Letizia Moratti, Elisabetta Belloni. Indice di gradimento alto per Emma Bonino, la quale pero’ si e’ sfilata dalla contesa, al momento, esprimendo pubblicamente a sua volta il proprio voto per Marta Cartabia . Sembra sparita dal radar (o forse no) il nome di Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato. Una contesa sottotraccia, fatta di telefonate, corridoi, voci e trattative, per una carica cui molti e molte ambiscono ma per la quale nessuno, a parte Berlusconi, e’ disposto ad esporsi apertamente.
E ora, anche con il passo indietro (o di lato?) di Berlusconi, un nome adeguato al momento storico e adeguato alle sfide che abbiamo davanti, non pare essere alla portata. Certo si parla di Casini, Pera, Nordio.
Ancora una volta nessun coniglio dal cilindro, con una politica sempre piu’ allo sbaraglio, incapace di stupire nemmeno se stessa. In molte, anche nella diretta delle scorse ore proprio sul mediacivico de Le Contemporanee, hanno ricordato l’insensatezza di questa liturgia stanca, fuori dal tempo, opaca. Occorrerebbero candidature esplicite e votazioni piu’ trasparenti.
Continueremo a ragionare con voi su questa impasse istituzionale e politica, con riflessioni e dirette in livestreaming con le maggiori firme del giornalismo italiano, con politiche ed attiviste.
Per ora unico nome femminile espresso a maggioranza quasi assoluta e’ Madame Bianca Scheda.