“Con un emendamento che infiltra le associazioni antiabortiste nei consultori pubblici, il Governo pensa di poter condizionare le scelte delle donne in materia di maternità, negando loro di fatto il riconoscimento della capacità di decidere del proprio corpo. Crediamo che la libertà di scelta delle donne sia alla base di una società giusta, democratica e paritaria. E soprattutto crediamo che le donne debbano essere messe nella condizione di scegliere grazie a un welfare che le sostiene e le accompagna in tutte le fasi della maternità, non attraverso pressioni giudicanti e conservative che non le rispettano nella loro interezza di donne”.
E’ quanto sottolinea all’Adnkronos Sabrina Frasca di DIFFERENZA DONNA riguardo all’emendamento al Pnrr per il via libera alle associazioni pro-life nei consultori.
Tale emendamento, su cui il governo ha messo la fiducia, e a prima firma Lorenzo Malagola di Fratelli d’Italia, permetterà a “soggetti del terzo settore con esperienza nella maternità” di entrare nelle strutture dove le donne possono avviare la pratica per l’interruzione di gravidanza. Mentre altri Paesi inseriscono la tutela del diritto all’interruzione di gravidanza in Costituzione, l’Italia sceglie di fare un ulteriore passo indietro.