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La corte dei David incorona Cortellesi e Garrone

Continua la magia della favola di Paola Cortellesi, insignita di sei statuette ai David di Donatello 2024. Con il suo “C’è ancora domani“, visto da oltre 5,5 milioni di spettatori in sala, Cortellesi – alla sua prima prova registica – è risultata vincitrice alll’interno delle categorie Miglior attrice protagonista, Miglior esordio alla Regia, Premio giovani, David dello Spettatore e (insieme ai colleghi Calenda e Andreotti) Miglior sceneggiatura originale, mentre Emanuela Fanelli (nel film, l’irriverente amica Marisa) ha conquistato il riconoscimento per Miglior Attrice non Protagonista.

Cortellesi (dopo aver accolto i numerosi premi con garbata ironia) si è soffermata a riflettere sulla funzione del cinema: abbattere la quarta parete, non relegando lo spettatore al ruolo di un un mero estraneo, ma coinvolgendolo attivamente; confezionando storie in grado di parlare al suo cuore, e di colpire la sua sensibilità.

“Ringrazio le persone che mi hanno dato fiducia; che in quella sala hanno provato emozioni ed hanno reso possibile questo sogno– Ha detto Cortellesi, ricordando con particolare coinvolgimento la testimonianza di una spettatrice ligure.

“Ero come Delia” mi ha scritto questa donna – Ha spiegato infatti l’attrice e regista, citando alcune delle parole che, dopo aver visto il film al cinema, una donna di Genova ci ha tenuto ad indirizzarle, in segno di ringraziamento – Ma ora, non lo sono più.”
Il trionfo di Cortellesi, che ha saputo rappresentare con fine gusto narrativo la parabola ascendente di Delia, donna della Roma popolare che, con il diritto di voto, sigla il primo atto di affrancamento dalla tirannia di un marito crudele e violento, acquisisce importanza fondamentale alla luce del suo fulcro tematico: la violenza di genere; fenomeno ancora oggi, troppo spesso, sommerso.

Un successo altrettanto emblematico quello di “Io capitano”, l’opera di Matteo Garrone che ha conquistato ben sette David (Miglior film, Miglior fotografia, Miglior produzione, Miglior regia, Miglior montaggio, Migliori effetti visivi e Miglior suono). Il film, che ha per protagonisti i due adolescenti senegalesi Seydou e Moussa, narra il loro difficile viaggio verso l’Europa, per conquistare quella qualità di vita che ognuno di noi avrebbe il diritto di vivere.

La sessantanovesima edizione dei David di Donatello si riconferma quindi in grado di assolvere ad una tra le più importanti funzioni dell’Arte. Quella di trasmettere messaggi positivi, ineffabili: in grado di resistere ai venti reazionari, per ricordarci che la libertà è scrivere, vivere, partecipare.

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COMMENTI

Una risposta

  1. Bravo per il buon cinema italiano ! Di nuovo in alto come anni fa ! Grazie mille a tutti a quelli che hanno lavorato per averlo ! ❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️

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