E’ nato Semia, il primo fondo per sostenere le organizzazioni, i gruppi, i collettivi, le attiviste e gli attivisti che strenuamente lavorano per potenziare l’inclusività all’interno del nostro Paese. Presentata alla Casa internazionale delle donne di Roma, in via della Lungara, questa Fondazione annovera già tra i suoi sostenitori la Fondazione Chanel, Kering Foundation, la Fondazione Donne Mediterraneo, Una, nessuna e centomila e Genevieve Vaughan.
Tutte le donne e gli uomini che condividano gli scopi e i valori della Fondazione, orientati a perseguire la parità tra i generi, sono infatti chiamati a recepirne la mission “in un ottica intersezionale dove classe, etnia, identità, orientamento sessuale, disabilità, religione, istruzione e territorio sono le multiple direttrici del nostro sguardo”, ai fini di supportare e rafforzare “l’ecosistema femminista italiano”. Si potrà infatti entrare a far parte dell’assemblea di partecipazione con una donazione suggerita di mille euro. I nomi delle prime cento adesioni appariranno sul sito di Semia e nel primo bilancio sociale.
“Finalmente anche il movimento femminista italiano ha il suo fondo: Semia si considera parte integrante e si pone come un’alleata del movimento. E’ una fondazione giovane, fatta di professioniste del terzo settore, al servizio delle realtà territoriali, nonchè a supporto materiale delle organizzazioni che si occupano dei diritti delle ragazze, delle donne, delle persone trans e non binarie, per l’autodeterminazione di tutte.”- Ha spiegato Miriam Mastria, vicepresidente e direttrice esecutiva di Semia.
“Solo attraverso la libera espressione di ciascuna, infatti, si può realizzare il progresso corale dell’intera società”.
“L’assunto di base di Semia è la convinzione che l’attivismo funziona”, ha sottolineato inoltre la Presidente di Semia, Paola De Leo– “Funziona nel senso che, come le ricerche provvedono a dimostrate, c’è una correlazione positiva tra le azioni dei movimenti femministi e l’avanzamento dei diritti delle donne”.
Semia – come si legge infatti nell’homepage del Fondo medesimo – nasce dall’iniziativa di un gruppo di donne, attiviste, professioniste di terzo settore e filantrope che condividono la visione di un futuro pacifico, in cui ogni persona possa godere di pieni diritti, di partecipazione e di rappresentanza e possa vivere ed amare con dignità e libertà, in armonia e rispetto per il Pianeta.
Ad oggi, Semia è così andato ad affiancarsi agli altri 40 fondi femministi che, nel mondo, operano in network ed in partnership con la filantropia privata e le istituzioni pubbliche, ottenendo importanti risultati in termini di lotta per l’uguaglianza.