È morto Silvio Berlusconi. Siamo così abituate e abituati ad averlo presente nel nostro lessico familiare, politico, culturale, comunque la si pensi, che si sia di destra o di sinistra, che si resta un bel po’ disorientate/i.
La morte di Silvio Berlusconi, figura importante e molto controversa, per molti nefasta per altri imprescindibile, padre di una rivoluzione liberale mai iniziata, porta con sé molte domande e una riflessione pubblica che ci permettiamo di aprire anche qui sul nostro media civico.
Perché Berlusconi è stato molto detestato dalle femministe, almeno da una buona parte di esse, per questioni che oggi non sarebbe elegante ricordare, eppure molto amato da altre donne.
Ma forse, al di là dei coccodrilli che ci saranno in queste ore e per molti giorni a seguire, vale la pena iniziare a discutere su cosa Berlusconi abbia significato per questo Paese nel bene e nel male e quale sia la sua eredità politica e culturale. Per mettersi alla prova e mettere alla prova il nostro Paese. Abbiamo sviluppato i giusti anticorpi? Abbiamo capito cosa è successo?
Ma soprattutto chiederci alcune cose, che provo ad elencare
– Come sono state possibili certe derive illiberali nel nostro Paese? Era tutta colpa di Berlusconi?
– Perché non abbiamo mai avuto una destra moderata e progressista in Italia?
– Perché nonostante le molte manifestazioni (ricordate se non ora quando?), i tanti articoli contro Berlusconi, i processi infiniti contro il Cavaliere, nessuno è stato in grado di batterlo politicamente?
Il problema è stato solo lui o siamo anche noi, un Paese che mai nella sua Storia, se non raramente in occasione di referendum rivoluzionari (monarchia o repubblica, aborto e divorzio), è riuscito a liberarsi da solo o con una classe politica e dirigente davvero alternativa?
Il dibattito è aperto.
7 Responses
Da una parte Berlusconi ha rappresentato l’italiano classe media e imprenditoriale del post-boom economico, incarnandone e sviluppandone all’estremo le ambizioni e velleità, legittimando la status economico-sociale come valore e metro di giustizio, l’evasione fiscale, le furberie, il fine che giustifica i mezzi, ma anche il patriarcato, il paternalismo e tanto altro che già emergeva dai film del realismo