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Secondo il monitoraggio di EY, European Financial Services Boardroom Monitor, il gender pay gap nei CdA è oggi inferiore alla media europea

Secondo il rapporto dell’EY European Financial Services Boardroom Monitor, che monitora semestralmente l’esperienza, la formazione e le competenze dei membri dei consigli di amministrazione delle istituzioni finanziarie e assicurative comprese nell’MSCI European Financials Index, per quanto concerne la rappresentanza femminile nei Consigli di Amministrazione, l’Italia, con il 43,1% di donne nei CdA delle società quotate che operano nel settore finanziario, è seconda soltanto a Francia (47,9%) e Spagna (45,1%)

Anche la remunerazione complessiva sarebbe cresciuta, negli ultimi anni, di quasi il 30% ( passando dai 128.912$ del 2019 ai 167.421$ del 2023). L’analisi dell’EY evidenzia inoltre che uno dei principali fattori che ha favorito l’incremento della remunerazione femminile è l’aumento della presenza di donne in ruoli di leadership, in qualità di Presidenti di Consigli di Amministrazione, che nel 2024 ha raggiunto il 44%.

Nel nostro Paese, anche il divario retributivo mediano nei Consigli di Amministrazione è diminuito, attestandosi al 12% nel 2023: un dato migliore rispetto alla media europea.

Crescono anche le competenze tech e ESG (Environmental, Social, Governance): in tale ambito, l’Italia, con il 24,3% di membri dei consigli di amministrazione che hanno competenze tecnologiche, è seconda solo alla Spagna (28,2%). Guardando alla sostenibilità, l’Italia si posiziona al terzo posto con il 14,6% dei consiglieri che ha competenze ESG (percentuale che arriva al 23,8% tra i consiglieri nominati negli ultimi 12 mesi), dopo Francia (20,4%) e Spagna (15,5%).

“Negli ultimi cinque anni, la remunerazione mediana delle donne nei consigli di amministrazione in Europa è cresciuta di quasi il 30%, un aumento superiore a quello registrato dai consiglieri uomini.” – Ha commentato Luca Galli, EY Risk Leader, Financial Services“Questo progresso è stato favorito dall’incremento della presenza di donne in ruoli di presidenza dell’organo amministrativo o dei comitati endoconsiliari, dato che testimonia una maggiore equità e inclusività nei nostri consigli di amministrazione. In Italia, il divario retributivo di genere nei CdA dei servizi finanziari è diminuito al 12%, un dato migliore rispetto alla media europea del 15%. La futura direttiva europea ‘Women on Boards’ prevista per il 2026 rafforzerà ulteriormente questi progressi, promuovendo una rappresentanza femminile ancora più equilibrata nei ruoli di leadership”.

Women on Boards” è il disegno di legge approvato dal Parlamento europeo per aumentare la presenza delle donne nei consigli d’amministrazione.

Women on Boards mira a introdurre procedure di assunzione trasparenti nelle aziende in modo che almeno il 40% degli incarichi di amministratore non esecutivo o il 33% di tutti gli incarichi di amministratore siano occupati dal “genere sottorappresentato”.

Le imprese dovranno rispettare tale obiettivo entro il 30 giugno 2026

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