L’autoironia di Meloni: uno spunto per la leadership in politica

Ancora un commento su politica e donne, dopo la tornata elettorale sarda, stavolta guardando al Governo e a Giorgia Meloni. In una conferenza stampa, dopo la sconfitta in Sardegna, Meloni osserva infatti: ” In questa occasione, ci si aspetta dal presidente del Consiglio un intervento leggero e divertente. Io non ero leggera manco a 15 anni, figuratevi dopo 16 mesi che faccio il presidente del Consiglio. Voi mi invitate nel giorno in cui perdo le elezioni in Sardegna e sto pure facendo la Quaresima e non posso neanche affogare i miei dispiaceri nell’alcol.”

Certo, Meloni si definisce ancora IL Presidente del Consiglio (proprio non ce la fa, peccato, le farebbe un gran bene e farebbe una cortesia a noi tutte), ma la capacità di autoironia è tipica delle donne intelligenti e lei, innegabilmente, lo è. Meloni è una che, piaccia o no, ha un proprio stile, in politica lascia il segno, si distingue da una leadership pubblica che, a onor del vero, Matteo Renzi a parte (bisogna ammetterlo, lui è stato tra i pochi a fare buone battute e farsi capire), è abbastanza priva di capacità comunicativa, di empatia e di humor. Indipendentemente da come si vota (ed io non voto per lei) è utile riconoscere che la sua comunicazione è molto chiara, diretta, ironica anche quando ammette senza tentennamenti o giri di parole di aver subito una sconfitta che la mette in difficoltà. Qualcuno ha mai visto un collega uomo fare lo stesso?

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  • Valeria Manieri

    Classe 84, esperta di comunicazione e politica, Cofounder de Le Contemporanee. Lavora da anni con Radio Radicale e collabora con diverse testate, tra cui Io Donna - Corriere della Sera, Il Foglio e Milano Finanza.

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