Non è un governo per donne

Non è un governo per donne

A (quasi) un anno di distanza dall’insediamento di Giorgia Meloni, un bilancio che non predica indulgenza. Ma che ci impone comunque la necessità di constatare in modo obiettivo il complesso equilibrismo di una donna sola al comando, circondata dall’inguaribile misoginia à l’italienne.

Lavoro e salari, la rivoluzione inesorabile e (per ora) silenziosa

L’alta inflazione che corrode il potere d’acquisto é ormai insopportabile in un Paese in cui, al contrario del resto d’Europa, i salari sono negli ultimi venti anni decresciuti di oltre il 3 per cento e in cui non si vedono all’orizzonte svolte significative. 

Bilancio Meloni, poche luci e molte ombre per le donne

Anche la prima premier donna della storia italiana deve cedere il passo alle pressioni dei suoi alleati uomini nel confezionare l’atto d’esordio del suo governo: la stesura definitiva della legge di Bilancio depotenzia nettamente le misure annunciate in favore delle donne nella conferenza stampa di presentazione.

Camera senza vista su diritti e libertà

A quasi un mese dal voto il Presidente Mattarella ha affidato a Giorgia Meloni l’incarico di prima Presidente del Consiglio italiana, le presidenze delle camere sono state elette: il tempo di un certo wishful thinking è scaduto, quale futuro per le cause dei diritti e delle libertà?

Donne e politica: l’Effetto Meloni

L’Italia avrà un premier donna e quella donna è Giorgia Meloni. È l’ovvio culmine dell’ascesa femminile nell’area del Centrodestra, imparagonabile per quantità e ruoli ricoperti al percorso, assai più timido, delle donne degli schieramenti concorrenti.

Giorgia Meloni o “una donna”, questo é il problema.

Nelle scorse settimane Giorgia Meloni è tornata a farsi sentire a gran voce: dal comizio di Vox ai recenti risultati elettorali, in molti ne hanno parlato. E si delinea la concreta possibilità che sia proprio lei la donna che occuperà “finalmente” un ruolo cardine nella politica italiana del prossimo futuro.

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